La Piattaforma in Cloud per il Facility Management vincitrice del premio Iniziativa BIM dell'anno al BIM&DIGITAL 2019

Il 22 Novembre 2019 al Digital&Bim Italia il nostro progetto di una Piattaforma in Cloud per i servizi di Facility Management ha vinto il premio Bim&Digital Award 2019 (https://www.digitalbimitalia.it/it/bimdigital-award-2019/) nella categoria “Iniziativa BIM dell’anno“.Il progetto è stato sviluppato dall’ Ing. Sebastiano Fabrizio Muscolino che ha spiegato le funzionalità di un sistema che mette il BIM al centro dei processi di Facility Management e ne capitalizza il contenuto.
L'origine del progetto: " La mancata capitalizzazione dei dati"

L’implementazione del BIM nel FM è il tassello mancante ad un processo di rivoluzione che sta attraversando il mondo AEC, iniziato già nelle fasi di design e costruction. L’obbligo del BIM in Italia, a partire dal 2019, sta trasformando radicalmente il mercato nei prossimi 4-5 anni introducendo il BIM per ogni appalto pubblico, con inevitabili riflessi sul mercato privato. Ad oggi le soluzioni software per il FM utilizzano i modelli solo come data entry, non sfruttando a pieno quelle che sono le potenzialità del workflow BIM.
Per quanto concerne la fase di Management è necessaria una svolta dal forte carattere innovativo. Gli incontri e le interviste fatte con professionisti del settore hanno spesso fattori comuni: in prima battuta la complessità e rigidità delle soluzioni software presenti sul mercato, che risultano difficilmente customizzabili. Secondariamente la necessità di dare valore al lavoro svolto in BIM durante la fase di design e costruction, per la fase di Management.Questo è possibile permettendo l’accesso immediato al database d’informazioni grazie anche ai contenuti 2D, 3D del modello.
La sfida è quindi garantire l’accesso alle informazioni sia per i professionisti AEC del settore, sia per chi deve prendere decisioni di carattere economico sull’asset gestito.
Il BIM al centro del Facility Management con la piattaforma in Cloud

Per questo motivo bisogna incentivare la digitalizzazione dei patrimoni immobiliari, rendendo il BIM come unico sistema informativo di manutenzione in continuo aggiornamento. L’innovazione sarà creare un processo di system integration di vari servizi che ruotano intorno al modello digitale dell’asset.
Con che tecnologia? Attraverso l’utilizzo di web app e di soluzioni cloud orientate sulle esigenze dei clienti per la gestione dei servizi.
Quali servizi? Come espresso dalla stessa disciplina del Facility Management, l’erogazione dei servizi agli edifici, agli spazi e alle persone. In tal senso è quindi necessario un approfondimento di processo del workflow aziendale manutentivo e gestione delle facility.
In cosa consiste lo strumento? Una piattaforma cloud integrata con un model viewer per l’accesso immediato alle informazioni. Integrazione con database IoT, per il monitoraggio delle prestazioni ambientali e un sistema di gestione ticket per il coordinamento e monitoraggio degli SLA delle attività di manutenzione. Come una sorta di cruscotto di un’automobile che permetta di monitorare nel tempo perfomance, sicurezza e comfort dell’immobile.

Riduzione dei costi e aumento della Sostenibilità

Ultimo aspetto a beneficiare di questo approccio innovativo è la sostenibilità, relativa sia alle attività di monitoraggio sul patrimonio esistente, sia sui nuovi interventi. Grazie ad una fase di assessment, si provvederà alla conoscenza dello stato di fatto dell’immobile da digitalizzare. Lo scopo è, attraverso il monitoraggio di indicatori chiave, ridurre le dispersioni dell’involucro e dei consumi, l’installazione di sistemi domotici di gestione, di sistemi di sfruttamento e gestione dell’energia rinnovabile.
Progettare il ciclo vita ha come obiettivo mantenere nel tempo le prestazioni energetiche progettate a monte dell’intervento. L’unico modo per mantenere nel tempo un’architettura sostenibile, valutata collocazione, esposizione e l’impatto sull’ambiente circostante in fase progettuale, è attraverso il monitoraggio nel tempo. L’obbiettivo è ridurre al minimo il consumo di energia, focalizzandosi sulle prestazioni complessive dell’involucro e dei dispositivi meccanici ad alta efficienza energetica. Questo approccio valorizza una sapiente progettazione frutto della collaborazione di tutti gli stakeholders interessati, per ottenere la gestione del ciclo vita.